di Loredana Volante e Pino Libonati.
“Siamo ciò che pensiamo.
Tutto ciò che siamo
è prodotto dalla nostra mente.
Ogni parola o azione
che nasce da un pensiero limpido
è seguita dalla gioia,
come la tua ombra ti segue,
inseparabile“.
da “I versi gemelli” del Dhammapada.
Che cos’è il “Pensiero creativo”?
Il pensiero creativo è diventato, nel corso degli ultimi decenni, non soltanto una disciplina a carattere olistico, ma una vera e propria filosofia di vita. Possiamo infatti considerare il pensiero creativo come un insieme di dati e di tecniche che hanno come scopo quello di recuperare e sviluppare le potenzialità ed i talenti naturali di ogni persona, oltre a ripristinare il proprio stato di sanità fisica, mentale e spirituale. Esiste in effetti una relazione diretta tra il benessere di un individuo e la sua capacità creativa.
Tutto parte da una considerazione: il pensiero crea.
Il pensiero, questo flusso di coscienza che attraversa velocissimo la nostra mente, è capace di creare la nostra realtà. Da qui la locuzione “Pensiero creativo”.
Ogni nostro pensiero, cosciente o inconscio, è capace di far scaturire un’emozione, e a farci ritrovare in un certo stato d’animo senza che, talvolta, neanche ce ne accorgiamo.
Proviamo a chiderci: “Cosa sto pensando in questo momento nella nella mia vita? Sono consapevole di ciò che penso?”.
Ecco, questa e la base. Accorgersi che stiamo pensando, e che questo flusso di pensiero ci potrà portare, nel giro di pochi istanti, a sentirci felici e spensierati o, all’opposto, tristi o preoccupati.
Essere coscienti della propria attività di pensiero è ilprimo passo per diventare consapevoli di quello che stiamo creando. Ed è anche il primo passo per poter gestire positivamente la nostra vita e migliorare la nostra condizione.
Abbiamo sempre la possibilità di guardare le cose in modo diverso.
Abbiamo sempre l’opportunità di pensare a cose diverse, per esempio a un futuro positivo e cominciarlo a crearlo fin da adesso, con i nosri pensieri.
E abbiamo sempre lapossibilità di capire che continuando a pensare al passato, al nostro ieri, non ci aiuterà a sviluppare un domani diverso!
In tutto questo, un primo passo potrebbe essere quello di riconoscere il nostro potere personale, la nostra grandezza come individui, e di riabilitare al più presto la nostra capacità creativa, anche attraverso le azioni più semplici, come osservare di tanto in tanto a cosa stiamo pensando e decidere di focalizzarci su nuovi obiettivi positivi..
La Creatività.
Se ci fermiamo un attimo ad riflettere, la vita stessa è una creazione continua, e noi tutti siamo esseri creativi, nessuno escluso!
Pensare, e quindi creare, è la nostra attività primaria, quella originale, quella da cui il tutto è cominciato.
La nostra ammirazione per gli artisti risiede in larga misura nel fatto che in loro riconosciamo, seppure inconsapevolmente, la nostra natura divina ancora intatta.
Ed i bambini, nello loro essere ancora estranei alle nostre limitazioni sociali, manifestano tutta la loro innata creatività, in un amore per la Vita ancora integro ed incondizionato!
Non lasciamo mai che qualcuno invalidi le nostre capacità creative, e riconosciamone il valore, a prescindere dell’importanza economica, sociale o artisitca di quello che facciamo.
Trasferire nelle mani di pochi eletti o perfino di un unico ente esterno (per esempio un “deus ex machina”) la “capacità di creare” è stato uno dei più grandi errori storici che l’uomo abbia mai fatto, e anche la fonte di una delle principali limitazioni che caratterizza l’essere umano e che ha portato nel corso del tempo al suo progressivo decadimento. Tutti possiamo creare, la creatività è una caratteristica intima e inscindibile di ogni essere umano.
La nostra mente è il nostro giardino.
La creazione inizia nello spazio mentale di ognuno, nel nostro universo personale, il giardino di casa della nostra anima!
Non lasciate che qualcun altro occupi il vostro giardino. Riempitelo con i fiori che preferite, quelli che voi stessi, nel vostro cuore, reputate più belli.
Nessuno può e deve avere il diritto di impedirvelo, negativizzarlo o invalidarlo: né gli altri, né tanto meno il vostro inconscio.
All’inizio potreste trovare il vostro giardino costantemente occupato da cose che non volete, da idee non vostre, da pensieri limitanti ereditati nel passato.
Potrebbe trattarsi di cose che vi sono state dette per anni, e che alla fine avete creduto vere, cedendo al pensiero altrui.
Potrebbero anche essere delle vostre valutazioni su situazioni osservate, cosa che fa per esempio un bambino quando osserva i genitori che litigano continuamente, ma che sono state formulate in un lontano passato, in un tempo ed in un luogo che non sono il “qui ed ora”, e che quindi non sono assolutamente più utili né vere!
Di qualunque cosa si tratti, avete il diritto di rimuoverla e di porre nel vostro spazio solo il frutto consapevole del vostro pensiero e del vostro cuore.
Anche Platone, nella sua antica saggezza, descriveva nel mito della caverna come gli uomini fossero incatenati fin da piccoli, “incapaci, a causa della catena, di volgere attorno il capo” e che potessero “… vedere, anzitutto di sé e dei compagni, altro se non le ombre proiettate dal fuoco sulla parete della caverna che sta loro di fronte” (Repubblica, 514 a).
Non continuiamo a pensare di essere l’ombra di noi stessi, riscopriamo la luce che è in ognuno di noi.
Siamo tutti creativi. E’ la nostra natura. E’ la nostra eredità dell’essere parte di Dio.
Ed è anche la nostra vera immagine!